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Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto di nuovo insieme a teatro

Cochi e Renato:

Quelli del Cabaret... non si scordano!



Tornano a grande richiesta in tournèe i grandi Cochi e Renato, con lo spettacolo “Quelli del Cabaret”, per la regia di Renato Pozzetto e presentato dall’Associazione Amici dello Spettacolo. La commedia teatrale ha già debuttato con successo a partire da ottobre 2012 a Roma, e poi a Milano, per poi proseguire ancora nelle principali città d’Italia. Si tratta di una delle coppie comiche più conosciute ed amate del panorama italiano, oramai entrate a far parte della cultura popolare italiana con alcune loro celebri canzoni, ma conosciute soprattutto per il loro umorismo surreale e gli esilaranti sketch di cabaret. Nato il 14 luglio 1940 in una famiglia di lavoratori, Renato Pozzetto trascorre la sua infanzia e la sua adolescenza a Gemonio (Varese); dopo aver studiato in un istituto tecnico per geometri, matura le sue prime importanti esperienze nell'ambiente del cabaret milanese. Nel 1964 forma un duo comico con Cochi Ponzoni e debuttano insieme all'Osteria dell'Oca. Si esibiscono al Cab 64 costituendosi con Enzo Jannacci, Felice Andreasi, Bruno Lauzi Lino Toffolo con Il Gruppo Motore, per poi approdare al Derby di Milano. Da quel momento il duo è conosciuto col nome di Cochi e Renato




La coppia di comici riscuote subito grande successo, insieme danno vita ad uno stile comico, semplice ma al tempo stesso originale e poetico. La popolarità cresce velocemente ed in poco tempo arrivano davanti alle telecamere della RAI, in alcuni casi anche in trasmissioni che li vedono conduttori e protagonisti: Quelli della domenica (1968), Il buono e il cattivo (1972), Il poeta e il contadino - l'incontro che non doveva avvenire nel 1973 e Canzonissima (nel 1974). Nello stesso periodo incidono insieme diverse canzoni di successo grazie alla collaborazione con Enzo Jannacci, in particolare La gallinaCanzone intelligente e soprattutto la famosa E la vita, la vitaA partire dalla metà degli anni settanta Renato Pozzetto prosegue la carriera da solo e debutta nel cinema con Per amare Ofelia (1974): già questa pellicola gli permette di esprimere la sua recitazione straniante, fatta di gesti e di una grandissima abilità mimica, che gli assicura una grande popolarità; i personaggi delle sceneggiature cinematografiche successive coniugano il suo umorismo surreale e originale con situazioni e ambientazioni tipiche della Commedia all'Italiana. Nelle scene iniziali del film Paolo Barca, maestro elementare, praticamente nudista (1975) compare completamente nudo. Tra le sue altre interpretazioni cinematografiche si ricordano: Oh! Serafina (1976), La patata bollente (1979), Mia moglie è una strega (1980), Sono fotogenico (1980), Il ragazzo di campagna (1984), È arrivato mio fratello (1985), 7 chili in 7 giorni (1986), Noi uomini duri (1987), Le comiche (1990), Le comiche 2 (1991), Le nuove comiche (1994), Mollo tutto (1995) e Oggi sposi (2009), mentre di Saxofone (1978), Papà dice messa (1996) e Un amore su misura (2007). Dal 2000 è tornato in coppia con Cochi Ponzoni in televisione (Nebbia in Val PadanaZelig CircusStiamo lavorando per noi) e in teatro (NonostantelastagioneNuotando con le lacrime agli occhi - Canzoni e ragionamentiUna coppia infedele), e nel 2009 è protagonista della campagna governativa contro il fumo dal titolo: "Fumare uccide: difenditi!!". Nel pomeriggio del 21 dicembre dello stesso anno muore improvvisamente la moglie Brunella Gubler nella loro casa di Milano. Il 15 agosto 2012 viene insignito della cittadinanza onoraria di Cervinia-Valtournenche, per la fedeltà dimostrata negli anni alla località valdostana.

Per altre info si può visitare il sito: www.renatopozzetto.it


(26/12/2012)
Adele Consolo

Una commedia contro i pregiudizi sui gay

Il marito di mio figlio:

a Gennaio 2013 al Teatro Parioli...


ROMA- Dal 3 al 13 Gennaio 2013, al Teatro Parioli, a Roma, andrà in scena "Il marito di mio figlio"per la regia di  Daniele Falleri, con Andrea Roncato, Monica Scattini, Pia Engleberth, Roberta GiarrussoSi tratta di una moderna commedia, fatta di equivoci, che affronta con ironia un tabù, quello del matrimonio gay: Giorgino e Michele (alias George e Michael) si sposano, ma presi all’ultimo momento da uno scrupolo di coscienza, decidono di affrontare i rispettivi genitori convocandoli nel loro appartamento per comunicargli la notizia. La rivelazione della propria omosessualità crea uno scompiglio che va oltre l’immaginazione dei due futuri sposi. Le nozze saltano a colpi di sessualità confuse, amanti inaspettati e relazioni segrete che non risparmiano neanche i genitori della ormai scoppiata coppia. 


Il copione teatrale di "Il marito di mio figlio" è stato depositato alla SIAE nel mese di Gennaio del 2009. A Maggio dello stesso anno al Salone del Libro di Torino è stato presentato il libro, pubblicato dalla Casa Editrice Titivillus–Collana ‘Lo Spirito del Teatro’. Da allora la commedia è in vendita nelle maggiori librerie teatrali. Nel 2011 "Il marito di mio figlio" è stato selezionato dall’Istituto di Cultura Italiana di Washington per essere rappresentato negli USA, all’interno di una rassegna di nuova drammaturgia contemporanea. Il testo è stato tradotto ed è disponibile anche in lingua inglese: ‘My son’s husband’. E’ in corso la traduzione della commedia anche in francese per conto della SACD: a breve sarà disponibile anche ‘Le mari de mon fils’.


"Il marito di mio figlio" -ha dichiarato recentemente il regista- “non vuole essere un manifesto gay. Non è una storia di propaganda. Non vuole portare la bandiera di nessun movimento. Vuole andare oltre. O più precisamente vuole essere tutto questo ed altro. Mi spiego. La chiave di osservazione della storia esige di non prescindere da una considerazione fondamentale, e cioè che Michael e George ancor prima di essere gay sono due ragazzi che si amano. Non è la loro inclinazione sessuale a fare da protagonista in questa storia, ma l’amore: per un compagno, per un figlio, per una madre, per un sogno, per un ideale, per se stessi, per la vita. L’intento è dichiarato dalla scelta del titolo: "Il marito di mio figlio"non “Il matrimonio gay”



Il punto di vista si colloca inequivocabilmente all’esterno della coppia di sposi, che diventano un elemento fra gli elementi. Chi parla è una mamma o un papà. Questo è ciò che più mi interessa, indagare sull’istituzione famiglia. Sull’effetto deflagrante che una notizia inaspettata e sconvolgente ha sull’ipocrisia di facciata del nucleo familiare come metafora di una società". "Le famiglie di Michael George -continua Daniele Falleri- sarebbero potute andare avanti sull’onda delle convenzioni per anni, forse per sempre. Rapporti sedimentati su codici falsi e apparentemente inamovibili. Ma la comparsa di un elemento imprevisto (e qui fa la sua entrata trionfale il matrimonio gay) smantella gli equilibri costituiti e obbliga tutti a rifare i conti con se stessi e il resto del mondo, riesaminando ex novo tutto ciò che ci circonda e che davamo per scontato”.   


(13/10/2012)
Adele Consolo

Festival Internazionale del Cinema di Roma 2012

Tutte le news sul Festival più importante di Roma!


 
ROMA- La settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma si svolgerà dal 9 al 17 novembre 2012, presso l’Auditorium Parco della Musica, il complesso architettonico firmato dal celebre architetto Renzo Piano. La manifestazione occuperà ogni ambito del complesso: le cinque sale (Santa Cecilia, Sinopoli, Petrassi, Teatro Studio, Studio 3) accoglieranno proiezioni e incontri, mentre negli altri spazi (il Foyer, l’AuditoriumArte, lo Spazio Risonanze e il Museo Archeologico) saranno ospitate molte altre iniziative.


Di seguito, l'elenco di tutti i film annunciati nel corso della conferenza stampa di presentazione della settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma.

Ancora è presto per sapere tutte le news, ma sono trapelate anche altre anticipazioni sulla kermesse, che riassumiamo qui:


-Presentata la settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma
-"Aspettando il mare" di Bakhtiar Khudojnazarov aprirà il Festival in prima mondiale

-Fuori Concorso lo spettacolare kolossal ricco di imprevisti ed emozioni

-Lo sceneggiatore e regista Jeff Nichols è il Presidente della giuria internazionale del Festival

-La giuria assegnerà il “Marc’Aurelio d'Oro per il miglior film” e gli altri sette riconoscimenti ai film in Concorso

-Accrediti a tariffa ridotta per tutti gli studenti universitari

-Il regista, sceneggiatore e produttore Walter Hill riceverà il “Maverick Director Award”: al Festival, in prima mondiale, il suo nuovo film, "Bullet to the Head", con Sylvester Stallone

-Matthew Modine presidente della giuria per il Premio Opera Prima e Seconda; il regista, attore e produttore sarà affiancato da Laura Amelia Guzmán, Stefania Rocca, Alice Rohrwacher, Tanya Seghatchian

-Al Festival "Rise of the Guardians" ("Le 5 Leggende"), il nuovo film d’animazione 3D di Dreamworks Animation: riceverà il “Vanity Fair International Award For Cinematic Excellence”


-Il film "Centro Histórico" aprirà la sezione CinemaXXI e Douglas Gordon guiderà la giuria

-Il Festival apre le porte agli studenti degli atenei italiani, accrediti a prezzi scontati. Biglietti per il pubblico a partire da 5 euro

-Ci sarà per la categoria “Aperte le iscrizioni a New Cinema Network/Italian Panorama”

-In concorso 60 film, incluse nuove correnti del cinema contemporaneo e anche una sezione sul cinema italiano

-New Cinema Network inaugura la nuova sezione “World Wild Card”

-Con la “Fabbrica dei Progetti”, anche quest’anno il Festival si apre ai nuovi talenti

-Marco Müller nominato direttore artistico del Festival

-Lamberto Mancini è il nuovo direttore generale della Fondazione Cinema per Roma

-Paolo Ferrari è il nuovo presidente della Fondazione Cinema per Roma

-Al via il concorso per giovani filmmaker “La storia secondo me”, per raccontare la storia dell’Italia

Durante il Festival, i 1300 mq del viale che conduce alla spettacolare Cavea dell’Auditorium anche quest’anno saranno trasformati in uno dei più grandi Red Carpet del mondo: una passerella unica dove sfilano le stelle del cinema internazionale, ma anche gli spettatori, veri e propri protagonisti della manifestazione. Accanto agli spazi dell’Auditorium si trova il Villaggio del Cinema, un complesso di oltre 6.000 mq, costituito da strutture, padiglioni e stand in acciaio e vetro appositamente realizzate per la manifestazione e i suoi visitatori. Nel Villaggio verranno messi a disposizione: info-point, biglietterie, un’ampia area Food (articolata fra bar, punti ristoro, pizzerie, ristoranti), negozi e aree tematiche dedicate agli sponsor.
Come ogni anno, l’atmosfera unica del Festival Internazionale del Film di Roma si estenderà all’intera città: la capitale sarà attraversata e animata da iniziative dedicate al cinema, allestite nei luoghi storici della città, presso le sue istituzioni culturali e le varie associazioni di settore. Il Festival è realizzato dalla Fondazione Cinema per Roma e soci fondatori sono il Comune di Roma, la Regione Lazio, la Provincia di Roma, la Camera di Commercio e la Fondazione Musica per Roma.
Anche quest’anno le sezioni del Festival saranno quattro: la SELEZIONE UFFICIALE, L’ALTRO CINEMA-EXTRA, ALICE NELLA CITTÀ e OCCHIO SUL MONDO-FOCUS.
-SELEZIONE UFFICIALE: La Selezione Ufficiale, cuore della manifestazione, di cui rappresenta la cifra artistica e stilistica, presenta lungometraggi in concorso e pellicole fuori concorso. Tutti i titoli proiettati sono anteprime europee o mondiali, scelte nel panorama cinematografico italiano e internazionale per garantire il giusto equilibrio tra pellicole d’autore, scoperte innovative, appuntamenti spettacolari, affiancando l’originalità espressiva a opere e nomi di risonanza internazionale di maggior richiamo per il pubblico. I film in competizione concorrono per i Premi Marc'Aurelio (miglior film, migliore attore, migliore attrice), che vengono assegnati da una Giuria Internazionale composta da autorevoli esponenti del mondo del cinema e dell'arte. Anche il pubblico assegna il Marc’Aurelio del pubblico per il miglior film.
-L’ALTRO CINEMA | EXTRA: Comprende un Concorso internazionale di documentari in anteprima mondiale o europea, una selezione di feature film indipendenti e innovativi ma anche incontri e lezioni di cinema.
-ALICE NELLA CITTÀ: Sezione dedicata al cinema per ragazzi, è articolata in due concorsi, distinti per le fasce d’età del pubblico cui si rivolgono le pellicole in gara. Sempre alla ricerca di prodotti inediti, lontani da modelli e schemi di genere, è una sezione che punta decisa alle giovani generazioni per soddisfare e incrementare, attraverso i conflitti e le suggestioni di autori e registi, la curiosità di addetti ai lavori, appassionati di cinema e semplici curiosi. Quanto basta per fare di Alice nella città un vero e proprio laboratorio di cinema giovane e di nuove tendenze.
-OCCHIO SUL MONDO | FOCUS: Sezione trasversale ed eclettica, che presenta frammenti significativi di un Paese, tramite pellicole e retrospettive, incontri con personaggi legati al mondo cinematografico ed artistico, ma anche mostre, spettacoli ed installazioni.
(12/10/2012)
Adele Consolo

Enrico Brignano, un malinconico-comico...che è Tutto suo padre

Brignano è Tutto suo padre...

sia in libreria che in tournée!




E’ uscito recentemente in libreria il terzo libro dell’artista Enrico Brignano, che s’intitola “Tutto suo padre” ed è stato presentato presso la libreria MelBrooks di Roma giorno 3 luglio. Si tratta di un testo inedito, cioè molto diverso dai precedenti, perchè non solo comico, ma sia ironico che malinconico, e del tutto autobiograficoIn quest’opera letteraria Enrico parla della sua famiglia, degli amici, del lavoro, degli amori, delle sue speranze, aprendosi totalmente al lettore, anche con l’ausilio di poesie e di fotografie. La figura che ha maggiormente approfondito è quella del padre, scomparso un anno fa a causa di un brutto male e che è la sua esatta copia (da qui nasce il titolo “Tutto suo padre”). Brignano ha voluto quindi palesemente dedicare il suo libro a lui, ma anche una nuova tournèe, che lo vedrà in giro per l’Italia, a partire dal 10 di agosto sino a settembre (anche se in realtà il tour conta già 16 tappe, con una media di 200.000 spettatori, essendo lo spettacolo iniziato quest’inverno, col titolo “Sono romano, ma non è colpa mia”. Presto lo vedremo anche in Sicilia, in due tappe: il 24 agosto a Castello a mare (Palermo) e il 25 agosto Villa Bellini (Catania). 





Enrico Giacinto Brignanonato a Dragona (Roma) il 18 maggio 1966, si diploma all'Accademia per giovani comici creata da Gigi Proietti e partecipa come comico e barzellettiere alla prima edizione del programma La sai l'ultima?, in onda su Canale 5. Nel 1992 è ospite nella prima edizione del programma televisivo Scherzi a parte, condotto da Teo Teocoli e Gene Gnocchi. Dal 1998 al 2000 è Giacinto in Un medico in famiglia; la serie tv gli offre una maggiore visibilità e soprattutto un riconoscimento da parte del pubblico che lo segue anche in teatro con estremo interesse; del 1999 è il primo spettacolo tutto suo, Io per voi un libro aperto, trasmesso in diretta anche da Mediaset. Nel 2000 gira il suo primo film da regista e protagonista Si fa presto a dire amore al fianco di Vittoria Belvedere. Inizia l'ascesa nel mondo dello spettacolo grazie alle tournée estive di teatro e cabaret e nel 2001 Carlo Vanzina lo sceglie per il ruolo di Francesco nel fim South Kensington dove recita al fianco di Rupert Everett. Interrompe la carriera cinematografica per dedicarsi maggiormente alla sua vera passione, il teatro, e così scrive e interpreta diversi spettacoli prima di tornare nuovamente sul grande schermo al fianco di Vincenzo Salemme e Giorgio Panariello con i quali girerà altri film negli anni successivi. 



Nel 2007 conduce un quiz su Rai 2, dal titolo Pyramid, con Debora Salvalaggio. Dal 2007 al 2011 fa parte del cast dei comici di Zelig che lo ha definitivamente consacrato come uno dei migliori comici italiani degli ultimi anni. Nel 2010 interpreta a teatro Rugantino, opera del 1962 di Garinei e Giovannini, ruolo che in passato hanno vestito grandi attori come Nino Manfredi, Toni Ucci, Enrico Montesano, Adriano Celentano, Flavio Insinna e Valerio Mastandrea. Nel 2012 è guest-star nella serie televisiva I Cesaroni 5 le cui riprese sono iniziate il 14 luglio 2011. Sempre nello stesso anno è ospite nel programma Panariello non esiste e conduce Le Iene, con Ilary Blasi Luca Argentero (sostituito da Alessandro Gassman e in seguito da Pippo Baudo e Claudio Amendola). E’ di nuovo ospite a Scherzi a parte, condotto questa volta da Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu. Nell’aprile 2012 ha preso parte nel talent show Amici di Maria De Filippi. Ha pubblicato tre libri, che hanno riscosso successo. Il 2012 lo ha visto protagonista anche con la pubblicità della Lavazza e al teatro, con la tournèe Tutto suo padre, dopo tanti spettacoli teatrali: A me gli occhi bis, Mezze figure, Senza piombo, Io per voi un libro aperto atto I, II e III, Mai dire mouse, Non sia mai viene qualcuno, Evviva, A briglia sciolta, Brignano con la O, A sproposito di noi, Le parole che non vi ho detto, Sogno di una notte di mezza Estate, Rugantino, Sono romano ma non è colpa mia. Dopo una stagione ricca di successi,  per la gioia dei suoi numerosi fans, Brignano sta ora girando in Puglia un nuovo film cinematografico, “Ci vediamo domani”, con la regia e la sceneggiatura di Andrea Zaccariello. Nel cast di questa commedia ci sono anche: Ricky Tognazzi, Burt Young, Francesca Inaudi e Giorgia WurthRealizzato con il sostegno di Apulia Film Commission e prodotto da Moviemax Media Group e Smile Production, sarà presto distribuito in Italia. Chi ammira questo poliedrico e dotato artista non deve far altro che aspettare il suo “arrivo” al cinema... o in alternativa in una delle principali città italiane!...

Per altre informazioni si possono consultare i siti   www.enricobrignano.it/tour_estivo.php e www.enricobrignano.it
(06/07/2012)
Adele Consolo

Una mostra di Cinema a Roma

Cinecittà si Mostra, per poi nascondersi di nuovo!


ROMA-
Dopo tanti anni di inaccessibilità al pubblico, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, sono stati riaperti, giorno 29 Aprile 2012, i cancelli di Cinecittà a Roma, con la mostra denominata “Cinecittà si Mostra”, che ripercorre tutta la storia di Cinecittà e dei suoi celebri Studios: le scene, i costumi, i set, i personaggi - attori, registi, produttori - che sono passati in quella che è stata definita la “Fabbrica dei sogni”. Cinecittà è da sempre il luogo dove rendere “reale” un sogno, dove autori e professionisti hanno la possibilità di realizzare il proprio sogno: entrano con la sceneggiatura ed escono con il film finito. Tutto questo è possibile grazie ai teatri e ai laboratori dove si realizza l’intero processo produttivo di un film, ma soprattutto grazie all’esperienza e alla professionalità delle persone che lavorano agli Studios. La mostra nasce, perciò, come omaggio a tutte le persone che hanno reso grande Cinecittà, a tutti coloro che lavorano “dietro le quinte” e che con il loro talento contribuiscono alla creazione di un film. 


Il percorso espositivo riproduce ogni fase specifica di realizzazione di un film, dalla sceneggiatura alla post produzione, ripercorrendo il lavoro e i mestieri delle figure coinvolte alla realizzazione dell’opera finita. Nella sala dedicata ai costumi è possibile ammirare il talento dei costumisti e delle sartorie, nella sala della scenografia invece l’inventiva e l’abilità degli scenografi e degli artigiani. Il mondo del Cinema si apre non solo agli adulti, anche ai più piccoli, con l’iniziativa “CineBimbi”, un laboratorio dedicato ai bambini per sperimentare, giocare e divertirsi. Tanti gli spazi espositivi, sia al chiuso che all’aperto: la Palazzina Direzione Generale, la Palazzina Fellini, viale Broadway, dove si trova ancora il set di “Gangs of New York”, celebre film di Martin Scorsese, fino ai set della Roma imperiale, tra cui ricordiamo “Ben Hur”. Dato che è possibile visitare la mostra solo in via temporanea, vi consiglio di affrettarvi e di accorrere numerosi…  

Per altre info: http://www.cinecittasimostra.it/

(25/05/2012)

Adele Consolo

La lotta alla mafia non ha colore politico

Il 9 Maggio ricordiamo Peppino Impastato

Le vittime hanno bisogno di essere celebrate


In occasione del 34° anniversario dell'assassinio di Peppino Impastato, non solo la Sicilia, ma gran parte dell’Italia, deve ricordarsi di onorare la memoria di un eroe. La lotta contro la mafia deve meritare il rispetto di chi odia le ingiustizie e la delinquenza, al di là delle bandiere e delle appartenenze politiche, perchè le idee di Peppino, uomo politicizzato e schierato, andavano oltre e per questo sono capaci di sopravvivere al tempo, lottando ancora contro tutto, anche i pregiudizi della gente. Giuseppe Impastato nasce a Cinisi, un paesino in provincia di Palermo il 5 gennaio 1948. Nasce in una famiglia mafiosa, il padre era mafioso, e Peppino trova la forza di dissociarsi, riesce a non seguire gli ideali mafiosi che di fatto lo hanno accompagnato sin da bambino. Non solo se ne dissocia, ma riesce anche a combattere questi ideali: decide di affrontare la mafia, schierandosi in prima linea e avendo così anche duri scontri con la propria famiglia. Ben presto infatti il padre Luigi deciderà di cacciarlo di casa. Peppino decide di non tacere, di non voltarsi dall’altra parte, ed inizia una intensa attività politica, sociale e culturale improntata alla lotta alla criminalità organizzata. Nel 1977 costituisce il circolo Musica e cultura e fonda Radio Aut, una radio libera dalla quale svolge attività di denuncia e da dove inizia anche a ridicolizzare i boss mafiosi del suo paese. Questo sarà un gesto che sarà considerato estremamente oltraggioso; i boss mafiosi, tra cui il capomafia Gaetano Badalamenti, vedranno così scalfita la loro autorità, elemento essenziale per poter tenere sotto scacco la popolazione costringendola a vivere nella paura e nell’omertà. Peppino Impastato in quegli anni è attivo anche in campo politico. Decide di difendere la causa dei contadini contro gli espropri per la costruzione di una terza pista aeroportuale e organizza numerose manifestazioni in piazza. Inventa anche un metodo acuto e geniale per ovviare al diniego dell’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico da parte dell’Amministrazione di Cinisi: crea dei pannelli “volatili” che quindi non toccano il terreno ma vengono sostenuti a braccia dai manifestanti stessi. Nel 1978 si candida alle elezioni comunali con la lista Democrazia Proletaria, ma purtroppo non riuscirà a portare a termine questa nuova avventura perché sarà assassinato in piena campagna elettorale. Peppino Impastato riceverà da morto 260 voti riuscendo così ad essere simbolicamente eletto; questo sarà l’ennesimo colpo che Peppino riuscirà ad infliggere alle cosche mafiose.


Il potere mafioso e alcune istituzioni colluse con esso tenteranno di infangare l’immagine di Peppino anche dopo la sua morte cercando di spacciare l’attentato omicida per un atto terroristico o, addirittura, per un suicidio. Solo nel 2001 sarà fatta definitivamente luce e sarà restituita la giusta dignità ad un uomo che ha messo la propria vita al servizio delle proprie idee, idee improntate alla giustizia e al riscatto dal potere mafioso che di fatto toglie la libertà e rende schiavi. Nel 2001 infatti Vito Palazzolo sarà dichiarato colpevole dell’omicidio di Peppino Impastato; tra i probabili mandanti ci sarà proprio il boss Gaetano Badalamenti. Memorabile per molti è stato il film su Peppino di qualche anno fa, “I cento passi”, straordinariamente recitato da un sublime cast (Luigi Lo Cascio, Luigi Maria Burruano, Lucia Sardo, Paolo Briguglia, Tony Sperandeo) e diretto da un bravissimo regista, come Marco Tullio Giordana. Molti sono i raduni organizzati per riunirsi a Cinisi giorno 9 e celebrare l’evento, molti dalla regione Sicilia, ad esempio si è attivata la cittadina di Patti (in provincia di Messina), grazie all’associazione NoveMaggio (che prende il nome da questa giornata di memoria).


Adele Consolo

Quasi amici: un film francese che tocca il cuore

Quasi amici: un film francese che tocca il cuore




Il film francese Quasi amici, dopo aver ottenuto successo in patria, al di sopra di ogni aspettativa, sta spopolando anche nel resto dell’Europa, ad esempio in Italia, dove è uscito da poco nelle sale. E questo perché la gente, e ora più che mai, visto che siamo in tempi di “crisi”, ha bisogno di storie, anche semplici, ma capaci di toccare quelle corde emotive che suscitino commozione o ilarità.



Eric Toledano e Olivier Nakache hanno realizzato il film ispirandosi a un documentario visto nel 2003, che parlava di una storia vera, tra un badante e un uomo in carrozzella, ma anche a un libro che ne descriveva la storia in tutti i suoi particolari. L’incontro tra l'aristocratico tetraplegico Philippe Pozzo di Borgo e il badante di umili origini algerine Abdel Sellou è un film divertente e commovente allo stesso tempo, trattando l’argomento senza ricorrere a facili pietismi.



Con qualche adattamento al personaggio di Abdel, diventato di origini senegalesi e di nome Driss, la pellicola si mantiene per il resto fedele ai fatti realmente accaduti. I due personaggi, all’apparenza agli antipodi sotto ogni profilo (fisico, generazionale e sociale), diventano da conoscenti a buoni amici, condividendo tutto, sia le gioie che i dolori della vita. Cercare di meglio capirsi e capire gli altri rende le persone complici, e davvero amiche. Non importa lo stato sociale, psicologico, emotivo: basta solo lottare ogni giorno per riuscire ad abbattere il muro dei pregiudizi…

(08/03/2012)
Adele Consolo

Nuova tournèe per Ficarra e Picone

Apriti cielo

Ficarra e Picone 

di nuovo a teatro!



Dall’1 all’11 marzo, presso il teatro Ambra Jovinelli di Roma, il duo comico siciliano Ficarra e Picone presenta 'Apriti cielo', per poi proseguire in tante altre città d’Italia. Si tratta di uno spettacolo comico,  costituito da vari sketch, e sul palco sono loro due i protagonisti, che si fanno da spalla a vicenda. La trovata originale è che tra una messa in scena e un’altra, nell’intermezzo, non si chiudono le tende, ma al contrario si rende pubblico il cambio di scena, non solo facendo vedere i tecnici che cambiano gli oggetti di scena, ma persino i due attori che si cambiano d’abito, attraverso una luce che illumina il retro-palco, come se ci fosse una sorta di separè e loro fossero quasi due streap-men…


Durante la rappresentazione, i due comici non risparmiano delle battute sulla nuova situazione politica in Italia, dichiarandosi “affranti” per le dimissioni di Silvio Berlusconi. A tal proposito, in una recente intervista rilasciata ai giornalisti di Roma, sia Ficarra che Picone, hanno parlato di quanti cambiamenti abbia portato il Governo Tecnico. Con l'arrivo di Monti -dice Salvatore Ficarra- tutto sembra passato. Così nello spettacolo abbiamo dovuto rinunciare a personaggi come Angelino e Nicolò, gli avvocati delle leggi ad personam, perché la satira si fa sempre contro chi governa, mai contro le persone. Speriamo però questo sia un vero cambiamento. Non vorrei fossimo nell'intervallo e che ci stessero facendo mangiare i pop corn, tra un primo e un secondo tempo".


"Più che uno sketch questo -aggiunge Picone- è proprio un atto unico a tinte gialle. Chissà, potrebbe quasi ispirare un film". Se il nuovo governo ha 'tolto' qualche personaggio allo spettacolo, potrebbe fornire nuovi spunti per il futuro? "Per ora sembra un po' un bus navetta -risponde Ficarra-... E' buffo perché sembra che i partiti stiano facendo fare ai tecnici quello che avevano paura di compiere per via dei sondaggi. E invece il nuovo governo, proprio combattendo l'evasione fiscale o con le riforme, cresce nei consensi. Tra tutti, la Fornero offre i migliori spunti, tra le lacrime e le sue continue uscite. Ma anche Monti, Passera o Giarda, che l'altro giorno continuava a leggere nonostante venisse giù di tutto". Dopo le repliche romane, ad attendere il duo ci sarà ancora il bancone di Striscia la notizia, dove torneranno "dal 1 aprile, per due mesi, fino all'estate".


Nel 2013 si festeggeranno invece i primi 20 anni di amicizia e collaborazione, da quel giorno in cui si conobbero in un villaggio turistico, l'uno cliente, l'altro animatore. "E' quasi un matrimonio non consumato" -commenta Picone-... "Sì - rincara Ficarra - io quasi festeggerei con un divorzio. A Picone sono grato perché stando insieme mi fa pagare meno tasse. Ma sono vent'anni che gli devo prenotare tutti gli aerei e gli alberghi perché se ne disinteressa totalmente". Dall'altra parte, replica Picone: "Lui è quello che comanda, io cerco di tamponare la sua irruenza come posso, anche in scena. E' ritardatario, ma anche onesto. Diciamo che è onestamente ritardatario". E chissà che, tra lazzi e scherzi, il miglior regalo di anniversario non possa essere un quinto film, dopo i successi de ’’Il 7 e l'8’’ e ’’Anche se è amore non si vede’’. "Ci siamo dati l'obiettivo di farlo e già questo è molto: ci piace cambiare e quindi probabilmente non sarà, come l'ultimo, sull'amore. Ma siamo alla ricerca della storia giusta, che valga la pena raccontare, senza sprecare pellicola". Sia il titolo dello spettacolo, 'Apriti cielo', che la rappresentazione, insieme alla sagacia e ironia tutta siciliana, ma in particolare palermitana, dei due simpatici protagonisti, offrono tanti spunti di riflessione sulla vita quotidiana e sulle sue tante sfaccettature. Ripercorrendo tutta la loro carriera, i due siculi sono riusciti ad imporsi in pochi anni come attori, dal cabaret di Zelig ai teatri più importanti d’Italia e persino al cinema, ma sono molto apprezzati anche come presentatori nel tg satirico Striscia la notizia, per cui sono sempre più un orgoglio per la loro terra d’origine… Da sottolineare inoltre è il loro impegno sociale, che si evidenzia in alcuni loro sketch passati, dove entrambi hanno spesso reso omaggio ai siciliani che hanno lottato contro la mafia, a costo della vita, come i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ed il parroco del Brancaccio don Pino Puglisi.

(05/03/2012)

Adele Consolo

I pupazzi più matti del mondo approdano al Cinema

I Muppet vi conquisteranno tutti!…





Uscito in Italia il 3 Febbraio 2012, “I muppet” è un film sia per grandi che per piccini, un musical elettrizzante, ricco di fantasia, buoni sentimenti ed azione. Nella pellicola ci sono sia personaggi reali che pupazzi, ma è tutto molto realistico: il rapporto molto unito tra due fratelli, il concetto sempre attuale di “diversità”, la lotta tra bene e male. Il tutto condito da una buona dose di ironia, sarcasmo e originalità. Pellicola americana, vanta la Sceneggiatura di Jason Segel e Nicholas Stoller. Il cast artistico è costituito da: Jason Segel, Amy Adams, Chris Cooper, Rashida Jones, Steve Whitmire, Emily Blunt, Zach Galifianakis,Alan Arkin e Bill Cobbs. La Fotografia è curata da Don Burgess, il Montaggio da James Thomas, le Musiche da Christophe Beck, la Produzione da Mandeville Films, Muppets Studio, Walt Disney Pictures (di quest’ultima è anche la Distribuzione) e la durata è di 103 minuti. La trama è la seguente: i due fidanzati Gary e Mary partono da Smalltown, per andare in vacanza a Los Angeles, insieme al fratello di lui Walter. Questi, essendo un grande fan dei Muppet, si fa portare da Gary nei loro Studios e qui scopre il malvagio piano del petroliere Tex Richman, di radere al suolo il teatro dei Muppet, per scavare nel suo sottosuolo e recuperare il petrolio scoperto di recente. Il ragazzo allora va in cerca dei Muppet per convincerli a ribellarsi al losco piano del magnate e riesce a convincere uno di loro a mettere in piedi un Telethon Muppet Show: raccogliendo  10 milioni di dollari si potrà tentare di salvare il teatro. 



A tale scopo, Walter, Mary e Gary aiutano così il Muppet Kermit a riunire il suo vecchio gruppo, ma negli scorsi anni gli altri componenti hanno intrapreso strade diverse, per cui per loro non sarà facile convincerli: Fozzie si esibisce a Reno in una band tributo, Miss Piggy è una redattrice di moda di Vogue Parigi, Animal è a Santa Monica in una clinica per manager infuriati e Gonzo è un potente magnate di impianti idraulici. A complicare il tutto, i Muppet dovranno anche riuscire a persuadere un’importante emittente televisiva a sponsorizzarli e mandarli in onda e trovare per lo Show una star di Hollywood, prima che sia troppo tardi… Voi che dite, ce la faranno i Muppet a sconfiggere i cattivi? Per saperlo c’è una sola cosa da fare: cercare il “fanciullino”, che secondo il celebre Giovanni Pascoli si trova in fondo a ognuno di noi e andare al cinema a scoprirlo: tanti simpatici peluche, creati dalla geniale mente del compianto Jim Henson, vi aspettano... quindi non tardate!

Per altre info: www.disney.it/muppet

(01/03/2012)
Adele Consolo