Franco Califano ci parla dei suoi amori:
Franco Califano, dopo il successo di "Il
cuore nel sesso" e “Calisutra”, si racconta nel
suo terzo libro, che s’intitola ''Senza manette'' (curato da
Pierluigi Diaco ed
edito dalla Mondadori).
Il volume presenta uno dei protagonisti più celebri e discussi della musica
italiana in un racconto autobiografico, romantico, cinico, a metà tra
l'idealismo ed il materialismo.
Tante sono le tematiche trattate: sesso,
rapporti sentimentali, vizi e musica. Nel libro emerge tutta la carica emotiva
di uomo del popolo, nato a Roma, cresciuto in vari collegi e poi scappato da
casa (dopo la morte del padre). Tanti sono le difficoltà che Califano si trova
ad affrontare nel corso della sua vita, tra cui problemi gravi di salute e, a causa
delle sue cattive compagnie, per ben due volte anche la detenzione carceraria.
Schietto
e amante delle donne, grazie alle sue canzoni (e adesso anche con i suoi libri)
il ''Califfo'' è riuscito a conquistare un ruolo importante non solo per il
pubblico che lo ha seguito negli anni del suo boom, ma anche per le giovani
generazioni, che lo hanno eletto a loro “Maestro”.
Intervista
-Maestro Califano, com'è nata l'idea di
scrivere il suo nuovo libro, “Senza manette”?
Franco Califano: E’ nata dall’esigenza di scrivere un libro serio dopo
tanti miei libri che parlavano prevalentemente di sesso, come il mio penultimo
libro, “Calisutra”. Ci lavoro da tanti anni a questo libro, l’ho visto
e rivisto varie volte nel tempo perché quando scrivi un qualcosa nel presente e
poi la rileggi dopo qualche anno le sensazioni e le emozioni che provi sono
diverse…
-Il giornalista che ha collaborato con lei
per scrivere il libro, Pierluigi Diaco, quali spunti le ha dato per i suoi
argomenti?
F.C.: Pierluigi ha collaborato con me solo nella parte finale del libro,
nella
quale
ho riportato un’intervista che mi ha fatto lui poco tempo fa.
-Il libro parla di temi seri, quali
l’amore, la povertà, la felicità e anche di problemi personali che le hanno
segnato la vita. Ha dedicato un intero paragrafo alla Sicilia, parlando del suo
amore per una ragazza siciliana, che si chiama Tonia. Vuole dirci cos’è che
l’ha colpita di lei e in generale della Sicilia?
F.C.: A Tonia non ero legato da un profondo amore, ma mi ha colpito da subito
la sua dolcezza, timidezza, era una ragazza un po’ sprovveduta alla quale io
credo di aver insegnato molte cose… Alla Sicilia in particolare sono molto
legato, mi è sempre piaciuta molto, ci sono stato molte volte e ci tornerei
volentieri. Sono stato a Palermo, dove ha sede un mio fan club, ma anche in
altre città siciliane…la
Sicilia è bella soprattutto per la sua storia e per le sue
tradizioni.
-In questi anni lei ha scritto
tantissime canzoni e anche vari libri. Diciamo che questo è il suo primo libro
serio, la sua prima autobiografia. In futuro proseguirà ancora nella sua
carriera di scrittore?
F.C.: Si, sono pronto a scrivere un
altro libro, credo di avere ancora
tante cose da dire…
-Dopo aver fatto il cantautore, l’attore
e lo scrittore e dopo aver preso una Laurea ad honorem in Filosofia, quale altra
esperienza non ha mai fatto e le piacerebbe fare?
F.C.: Mi sono piaciute tutte le esperienze artistiche che ho fatto sinora… Mi è piaciuto ad esempio recitare, non ho mai
fatto il regista ma non mi piacerebbe farlo… Per un periodo ho fatto il
pittore, dipingevo quadri e me la cavavo bene, ero portato, però non ho avuto
il tempo per coltivare questa mia attitudine.
-Quali sono i suoi progetti per il
futuro?
F.C.: Vorrei continuare a scrivere sia libri che canzoni e fare altre
tournèe, magari in Sicilia…
(30/05/2008)
Adele Consolo
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