Accorsi furioso per l’Orlando
Dal 16 al 26 febbraio, presso il Teatro Ambra
Jovinelli di Roma, si mette in scena la rappresentazione denominata
“Furioso Orlando”, interpretato da Stefano Accorsi e Nina Savary. Il titolo dello spettacolo
avrebbe dovuto essere “Orlando Furioso”,
ma visto che il testo originale è stato rimaneggiato dal regista (con ottimi
risultati) si è voluto battezzarlo col
nome di “Furioso Orlando – Ballata
in ariostesche rime per un cavalier narrante”. Si tratta di un adattamento teatrale, appunto, liberamente ispirato dal regista Marco Baliani alla celebre opera di Ludovico Ariosto. In scena, oltre a
narrare di cavalieri, paladini e guerre, ci si è concentrati sul rapporto tra uomo
e donna, e cioè su quello fra Angelica
e Orlando e fra Ruggiero e Bradamante.
Il testo teatrale inizia con i
versi originali di Ariosto ‘Le donne, i cavalier, l’armi, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese
io canto…’ e poi
approfondisce le storie più importanti e significative dei vari personaggi del
poema, facendo via via per intermezzo qualche battuta per ravvivare
l’attenzione del pubblico: non mancano riferimenti o accostamenti persino all’‘‘Otello” di Shakespeare, alla “Divina
Commedia” di Dante Alighieri e al
“Don Chisciotte” di Miguel de Cervantes Saavedra.
Il tutto è condito dalla straordinaria
bravura di Nina
Savary, brava attrice, ma anche
musicista e cantante, che ha esordito da piccola come artista e ha lavorato per
anni al Circo ed è autrice di tutte le musiche adoperate in scena. Stefano
Accorsi è apparso molto persuasivo e totalmente disinvolto nel suo ruolo, riuscendo a passare dai
registri alti a quelli bassi con equilibrio, precisione e naturalezza. Le scenografie sono curate da
Bruno Buonincontri, che
ha creato degli sfondi rustici, quasi a voler ricordare i carri dei comici del
cinquecento. Le luci sono invece
affidate a Luca Barbati, che grazie
al loro sapiente utilizzo riesce a far risaltare o nascondere ciò che deve. Nel dramma rappresentato la
guerra fa da sfondo, ma ci si concentra di più sull’amore sulle
avventure amorose dei protagonisti di cui si narra e sul ruolo di Angelica come
donna oggetto (facendo pure chiari riferimenti al mondo di oggi).
Dopo Roma, sono previste molte altre tappe, tra cui anche in Veneto
(a Castelfranco, Padova e Mestre), per poi toccare tutte le principali città dello Stivale. Dal canto mio, io vi consiglio di non
perdervi per niente al mondo uno spettacolo così memorabile!… Dopo essere
usciti da teatro, vi ritroverete ancora in testa alcune delle rime
ottave del grande Ariosto e quelle atmosfere magiche che vi hanno catapultato
in un mondo magico: dicono che a narrare belle storie il mondo appaia migliore
ed in tempo di “crisi” credo che forse ne avremmo un po’ tutti bisogno!...
Adele Consolo
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