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Una commedia contro i pregiudizi sui gay

Il marito di mio figlio:

a Gennaio 2013 al Teatro Parioli...


ROMA- Dal 3 al 13 Gennaio 2013, al Teatro Parioli, a Roma, andrà in scena "Il marito di mio figlio"per la regia di  Daniele Falleri, con Andrea Roncato, Monica Scattini, Pia Engleberth, Roberta GiarrussoSi tratta di una moderna commedia, fatta di equivoci, che affronta con ironia un tabù, quello del matrimonio gay: Giorgino e Michele (alias George e Michael) si sposano, ma presi all’ultimo momento da uno scrupolo di coscienza, decidono di affrontare i rispettivi genitori convocandoli nel loro appartamento per comunicargli la notizia. La rivelazione della propria omosessualità crea uno scompiglio che va oltre l’immaginazione dei due futuri sposi. Le nozze saltano a colpi di sessualità confuse, amanti inaspettati e relazioni segrete che non risparmiano neanche i genitori della ormai scoppiata coppia. 


Il copione teatrale di "Il marito di mio figlio" è stato depositato alla SIAE nel mese di Gennaio del 2009. A Maggio dello stesso anno al Salone del Libro di Torino è stato presentato il libro, pubblicato dalla Casa Editrice Titivillus–Collana ‘Lo Spirito del Teatro’. Da allora la commedia è in vendita nelle maggiori librerie teatrali. Nel 2011 "Il marito di mio figlio" è stato selezionato dall’Istituto di Cultura Italiana di Washington per essere rappresentato negli USA, all’interno di una rassegna di nuova drammaturgia contemporanea. Il testo è stato tradotto ed è disponibile anche in lingua inglese: ‘My son’s husband’. E’ in corso la traduzione della commedia anche in francese per conto della SACD: a breve sarà disponibile anche ‘Le mari de mon fils’.


"Il marito di mio figlio" -ha dichiarato recentemente il regista- “non vuole essere un manifesto gay. Non è una storia di propaganda. Non vuole portare la bandiera di nessun movimento. Vuole andare oltre. O più precisamente vuole essere tutto questo ed altro. Mi spiego. La chiave di osservazione della storia esige di non prescindere da una considerazione fondamentale, e cioè che Michael e George ancor prima di essere gay sono due ragazzi che si amano. Non è la loro inclinazione sessuale a fare da protagonista in questa storia, ma l’amore: per un compagno, per un figlio, per una madre, per un sogno, per un ideale, per se stessi, per la vita. L’intento è dichiarato dalla scelta del titolo: "Il marito di mio figlio"non “Il matrimonio gay”



Il punto di vista si colloca inequivocabilmente all’esterno della coppia di sposi, che diventano un elemento fra gli elementi. Chi parla è una mamma o un papà. Questo è ciò che più mi interessa, indagare sull’istituzione famiglia. Sull’effetto deflagrante che una notizia inaspettata e sconvolgente ha sull’ipocrisia di facciata del nucleo familiare come metafora di una società". "Le famiglie di Michael George -continua Daniele Falleri- sarebbero potute andare avanti sull’onda delle convenzioni per anni, forse per sempre. Rapporti sedimentati su codici falsi e apparentemente inamovibili. Ma la comparsa di un elemento imprevisto (e qui fa la sua entrata trionfale il matrimonio gay) smantella gli equilibri costituiti e obbliga tutti a rifare i conti con se stessi e il resto del mondo, riesaminando ex novo tutto ciò che ci circonda e che davamo per scontato”.   


(13/10/2012)
Adele Consolo